Gabriele Maloberti è un personaggio unico: pittore figurativo, musicista e poeta, ma è anche di più, è un uomo che è sempre stato coerente con sé e con le sue idee. Quest'ultima considerazione è importante.

Nel 1969 è stato fondatore del "Laboratorio delle arti e della cultura" e nell'anno successivo fu portavoce di questo gruppo all'Assemblea Generale Deuxpointiste di Madeleine in Francia e di Holdenburg in Germania. Parte da qui la presentazione al pubblico di un indiscusso maestro della figura e del ritratto.

Per capire chi è Maloberti riporto un suo laconico scritto. In poche parole c'è la sua risposta alla domanda "che cos'è l'Arte?"

Mentre l’informale, l’astratto “non sono niente”, poiché quando una cosa non si può misurare, pesare, palpare, leggere, capire, riportare, non significa niente, l’opera ritrattistica è sempre qualcosa di bello, di armonioso, di eccellente, di formativo e di tangibile. Ad alcuni di noi più che ad altri, è dato attraverso quest’arte di conservare e far rivivere. Come la scrittura, rimembranza e anamnesi, essa conserva un carattere testamentario che ci oltrepassa dopo la morte.

Gabriele Maloberti, L’arte del ritrarre il volto e la figura.

Casa editrice E.P.S. s.r.l.

Reggio nell’Emilia, 2004, pag. 140.

Accanto al divano - Rivergaro, 1999

Bagnante.  Malta, 1982

Frutta sul comò.  Rivergaro, 1995

 Gabriele Maloberti - La poltrona decò  - olio su tavola, cm 60x80 - Siracusa, 1999

Il pittore, ed anche poeta e musicista, Gabriele Maloberti.
Fotografia di Leo Matiz. 

 quadriitaliani.it è su facebook - clicca mi piace    https://www facebook.com/Quadriitaliani-1513937212247233/

Ti potrebbe interessare:

Giovanni Meschini, quando la cartolina diventa opera d'arte 

Arte e Mistificazione, uno scritto di Gabriele Maloberti.

Umberto Tibaldi

 16472  14102021