Quadri bassi e lunghi
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Rassegna di pittori italiani
Solo quadri di artisti che utilizzano un linguaggio pittorico chiaro e aderente alla realtà. Immagini, ma anche conversazioni e saggi su tecnica e interpretazione della pittura e della storia dell'arte.
Telefono (+39) 3358040811
"L'eterna musa" è il titolo di una esposizione di 40 quadri che è stata presentata dal 2 giugno 2019 al 3 novembre 2019. Il soggetto è uno solo: la figura femminile tra ottocento e novecento. L'idea di questa esposizione è stata di Giuliano Matteucci appassionato d'Arte del Centro Matteucci per l'Arte Moderna che si trova in via Gabriele D'Annunzio, 28 a Viareggio (Lucca). La collezione comprende quadri di pittori molto famosi: Giovanni Fattori, Induno, Felice Casorati, Hayez, Silvestro Lega, Sironi, Favretto, Michele Tedesco, Renato Natali e altri ancora.
La figura femminile è importantissima per la pittura universale. Sappiamo che tra i primi manufatti figurativi ci sono le Veneri steatopigie. Sono sculture del paleolitico e del neolitico. Fin dall'età della pietra l'uomo ha cercato di rappresentare la figura femminile, mettendo in evidenza alcune caratteristiche. In particolare il corpo femminile è sempre entrato nella mente degli uomini per la sensualità delle sue forme tondeggianti. La donna è sempre stata oggetto di ammirazione da parte degli artisti. Nell'esposizione Viareggina troverete tutti quadri dove non si cerca di esaltare la fisicità, ma il carattere dei soggetti raffigurati.
Nell'esposizione di Viareggio si possono ammirare donne molto diverse tra loro, dalla giovane contadina che fa da guardia ai tacchini, alla signora socialmente altolocata. I quadri sono particolarmente significativi per il periodo storico nel quale sono stati dipinti, ma alcuni, a mio parere, lo sono più di altri.
Michele Tedesco
Lettura in terrazza. 1875 circa - olio su tela
Leggi tutto: L'eterna musa - la figura femminile nella pittura
Con questo dipinto voglio ricordare la festività del Natale ed anche mettere a fuoco la maternità nella Venezia del XVI° secolo.
Il quadro è opera di Paolo Caliari, meglio conosciuto col soprannome “il Veronese”. Paolo è nato a Verona nel 1528, figlio di uno scalpellino di cognome Gabriele e di Caterina Caliari. La madre era di nobili origini e in una lettera del 1556 indirizzata a lei il pittore si firmò Paolo Caliari. Per questo motivo è stato un precursore di coloro che vogliono che il figlio abbia la possibilità di scegliere il cognome della madre.
La sua formazione artistica è iniziata nelle botteghe dei pittori di Verona, poi si spostò alla corte dei Gonzaga a Mantova e dal 1555 si stabilì a Venezia per rimanervi fino alla morte, avvenuta nel 1588. Venezia è una città importante dove operavano già Giorgione, Tiziano e Tintoretto. Vivere nella città lagunare ha consentito al Veronese di ammirare quadri importanti e ricavare geniali intuizioni da utilizzare nella sua pittura. Il quadro che presento non è una Sacra Famiglia, ma la Madonna con Bambino, San Pietro e una Santa Martire.
La luce ha un’importanza notevole e l’opera si scompone facilmente in tre parti, le due parti laterali (i Santi) sono leggermente più in ombra, ed nella più luminosa parte centrale si osserva la Madonna con Gesù. Soffermiamoci sul volto della Madonna. Si vede subito che è una donna giovanissima. Quella modella avrà avuto poco più di vent’anni.
Oggi viviamo in un altro periodo storico e queste madri così giovani sembrano scomparse. Le nostre abitudini sono cambiate, le donne si preoccupano del titolo di studio, del posto di lavoro e spesso non si sentono preparate ad affrontare il matrimonio e di conseguenza la maternità.
Questo articolo fa riferimento all'epidemia che si sviluppò a Napoli nel 1656, fu una calamità disastrosa, si ritiene che morirono oltre 600mila persone. L'articolo è stato scritto per essere pubblicato a stampa sulla rivista Diagnosi e Terapia, ma come potete capire la stampa è lenta e il Web è molto più veloce. Per migliorare l'utilità di questo sito e anche per poter contribuire alla pubblica iinformazione in questo delicatissimo momento viene parzialmente anticipato in questa pagina WEB.
Paulus Fürst,Incisione, 1656.
COSA OCCORRE FARE PER COMBATTERE UN VIRUS?
Credo che pochi sappiano riconoscere questo strano personaggio che avete appena visto. E’ facile che qualcuno pensi ad una maschera di carnevale. No. ... Si tratta di un medico della metà del secolo diciassettesimo. Qualcuno penserà ad una sorta di stregone o forse era un medico che faceva magie. Nulla di tutto ciò. Per capire dobbiamo arrivare alla Napoli del 1656. In quell’anno dilagava la peste, le persone morivano per le strade, il contagio era molto facile da realizzarsi (1). Il 30 maggio 1656 la Deputazione della salute partenopea emise un bando che precettava i sanitari: medici, chirurghi e barbieri. Ovviamente chi aveva l’obbligo di curare doveva prendere delle precauzioni e questo strano abito costituiva una protezione. Il vestito e il cappello erano di tela cerata, in modo da essere il più possibile impermeabili ai liquidi che avrebbero potuto veicolare l’infezione. Aveva i guanti e poi vediamo che portava degli occhiali e una maschera.
L'Arte è un concetto astratto che non può essere definito. Nessuno può vantarsi di sapere che cos'è l'Arte.
Coloro che scrivono in questo sito sono consapevoli di questo limite.
Sono entrambe espressioni artistiche dove l'Autore vuole trasmettere un contenuto.
Qui potrai trovare alcune risposte.
In questo delicato momento di EMERGENZA SANITARIA si invitano tutti a non partecipare ad esposizioni artistiche.
Si ritiene estremamente utile che ogni persona riduca gli spostamenti e i movimenti a quelli necessari. Visitare un museo o una pinacoteca non sono azioni indispensabili, pertanto l'invito è quello di rinunciarvi.
Se qualcuno pensa che il mio pensiero sia esagerato consiglio di leggere l'articolo LA SALUTE NON E' TUTTO, MA SENZA LA SALUTE TUTTO E' NIENTE.
Carlo Govoni
Arte e Salute è una rubrica a cura di Carlo Govoni sulla rivista DIAGNOSI & TERAPIA. La rivista è in distribuzione gratuita nelle migliori farmacie. Potrete anche trovarla al sito http://www.det.it/
Nella sezione Arte & Salute troverete articoli sulla notte di Natale del Correggio, sul medico Jgnàc Semmelweis, sul freddo e l'inverno e sulla nascita della Croce Rossa.
Il 2020 è il cinquecentesimo anniversario della morte di Raffaello Sanzio. Lo ricordiamo con questo articolo pubblicato sulla rivista Diagnosi e Terapia nella rubrica mensile "Arte & Salute" ideata e curata da Carlo Govoni.
"D'un medesimo colore posto in varie distanze ed eguali altezze, tale sarà la proprorzione del suo rischiaramento quale sarà quella delle distanze che ciascuno di essi colori ha dall'occhio che li vede." Leonardo da Vinci (1452 - 1519)
Questa è la prima regola della prospettiva aerea.
Meglio è la piccola certezza che la gran bugia. Leonardo da Vinci (1452 - 1519)
L'essere umano ha poche certezze: questa è la vita. Tra coloro che si qualificano esperti d'arte ci sono grandi bugiardi che sostengono l'astrattismo, la street art e tutte le innumerevoli degenerazioni che da un centinaio d'anni si susseguono senza fine. In questo sito si vuole stare dalla parte delle piccole certezze.