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Rassegna di pittori italiani

Solo quadri di artisti che utilizzano un linguaggio pittorico chiaro e aderente alla realtà.  Immagini, ma anche conversazioni e saggi su tecnica e interpretazione della pittura e della storia dell'arte.

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L’opera che propongo ai lettori è un’opera di Pieter Brueghel il Vecchio “Paesaggio invernale con pattinatori e trappola per uccelli”.

 Pieter Bruegel il vecchio winter landscape

Pieter Brueghel il Vecchio: “Paesaggio invernale con pattinatori e trappola per uccelli”
olio su tavola, cm 38x56.  -   Museo Reale delle Belle Arti del Belgio, Bruxelles.

 

Il quadro è stato dipinto nel 1566, è di piccole dimensioni, ma ricchissimo nei dettagli. Lo possiamo considerare una fotografia del XVI° secolo. Le case sono ricoperte da neve, il fiume che divide in due parti il villaggio è completamente gelato e numerosi pattinatori corrono sul ghiaccio. Gli uccelli sono in cerca di cibo e sul lato destro è visibile una rudimentale trappola. Brueghel è un pittore olandese che ha lavorato ad Anversa, ha conosciuto la pittura italiana compiendo un viaggio in Italia ed Austria, per poi ritornare nei Paesi Bassi. Nel 1563 andò a vivere a Bruxelles dove morirà nel 1569. Oggi, guardando questa incantevole tavola, ci soffermiamo su questa domanda: un paesaggio simile è ancora visibile nell’attuale Belgio? La risposta è difficile perché Brueghel potrebbe aver immortalato un inverno dalle nevicate eccezionali. Ma ritengo che sia più logico pensare che abbia immortalato un inverno come tanti della seconda metà del cinquecento.

 

I fiumi e i torrenti geleranno ancora? Da tempo sono noti studi che riferiscono dell’innalzamento della temperatura del pianeta e, in parallelo, un aumentato scioglimento dei ghiacci e quindi un innalzamento del livello dei mari.

Sappiamo che con l’avvento dell’era industriale (secolo XIX) c’è stato un incremento della temperatura del pianeta, ma di poco conto. L’incremento vero è quello del secolo ventesimo, circa +0,7°C, fenomeno che coinvolge soprattutto l’emisfero settentrionale. L’effetto più conosciuto è l’effetto serra (Fourier J. 1827): l’atmosfera è una sorta di mantello protettivo dove l’energia irradiata dalla Terra verso lo spazio è minore di quella ricevuta dal Sole. L’aumento della temperatura sulla terra soprattutto nella seconda metà del sec. XX è dovuto alle attività umane e soprattutto all’incremento di anidride carbonica tra i gas dell’atmosfera. Le cause principali sono la combustione di fossili e la deforestazione. Gli inverni freddi, i fiumi ghiacciati sono importanti per la salute. Il freddo uccide molti microorganismi. La vita sulla terra e di conseguenza la nostra salute sono possibili per la presenza di delicati equilibri che nessuno è in grado di valutare nella loro globalità. Molti fanno previsioni allarmistiche, ma sappiamo che è difficile interpretare il futuro. Resta però un punto fermo: l’ambiente in cui viviamo è un equilibrio complesso, risultato di numerose attività svolte dalle forze della natura, dagli animali e dall’uomo. Oggi l’uomo è in grado di produrre calore in quantità esagerata rispetto solo ad un secolo fa e questo potrà avere conseguenze imprevedibili. Se vogliamo vivere in salute è bene che un paesaggio invernale come quello che ha visto Brueghel 500 anni fa si continui a vedere quest’inverno e nei prossimi inverni.

Questo articolo è stato pubblicato sulla rivista Diagnosi e Terapia nella rubrica Arte e Salute. In questa rubrica ogni mese esamino un quadro che ha riferimenti con la medicina o con la salute dell'uomo. Qui non prendo in esame solo quadri italiani, ma anche quadri dipinti da pittori europei.  www  det. i t 

 

 

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