Seduzione e fascino sono le armi del potere femminile e sono anche il filo logico che unisce meravigliose opere di artisti italiani esposte a Gualdo Tadino.

La pittura nel periodo tra seicento e settecento aveva come committenti soprattutto il clero e pertanto i soggetti raffigurati erano in massima parte episodi d’ispirazione religiosa. La seduzione al femminile era un argomento che veniva accantonato e pochissimi lo immortalarono in un quadro. Sappiamo che la seduzione è un argomento che ha movimentato la storia ed ha sempre interessato uomini di cultura e di artisti. Le opere d’arte su questo tema non sono molte, ma il prof. Vittorio Sgarbi, ha saputo raccoglierne più di trenta. Oggi questi quadri sono esposti nella chiesa monumentale di San Francesco a Gualdo Tadino in provincia di Perugia. Saranno visibili fino al 3 dicembre 2017. Il titolo dell’esposizione è eloquente “Seduzione e potere. La donna nell’arte tra Guido Cagnacci e Tiepolo”. E’ doveroso sottolineare il coraggio di tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della mostra. Già il titolo è interessante: la seduzione è il potere femminile. Le opere esposte presentano donne descritte nella Bibbia, o nella mitologia, o nella letteratura che hanno saputo conquistare un ruolo di primo piano utilizzando il loro fascino e la loro sensualità.

Oggi il grande pubblico, per la prima volta, può vedere riunite opere di diversi maestri che hanno esaltato la fisicità della figura femminile.

Guido Cagnacci è presente con la sensuale “morte di Cleopatra.

Opera di estremo interesse è “la Maddalena portata in cielo dagli Angeli” di Francesco Cairo. Questo quadro lo ritengo unico nel suo genere, una donna nuda viene portata in Paradiso. In tutti i quadri le donne Sante sono sempre vestite e velate.

rosalba carriera primavera

Rosalba Carriera è presente con “La primavera”. Il quadro è forse uno dei meno sensuali. E’ da ritenere un trionfo della femminilità, sia per l’autrice che per il soggetto. Una donna dai grandi occhi neri guarda l’osservatore mentre tiene fiori in grembo e ne annusa il profumo. Il vestito lascia scoperta una carnagione bianchissima. Rosalba non ha dipinto solo il profumo dei fiori, ma il profumo di una giovane donna.

 Giambattista Tiepolo Trionfo di Anfitrite olio su tela Collezione privata

Molto interessante è l’opera “il trionfo di Anfitrite” di Gianbattista Tiepolo. Anfitrite è la sposa di Poseidone e madre di Tritone, secondo la mitologia greca. Anfitrite è una delle Nereidi, era una ninfa marina. Nel quadro Tiepolo esalta la figura di questa ninfa, ponendola su un carro acquatico, circondata da Eroti (o Amorini). Il richiamo all’amore è evidente, la nereide è mollemente sdraiata sul carro, completamente nuda, per andare incontro a Poseidone.   

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