Francesco Solimena è stato un grande disegnatore, architetto e pittore; uno dei più noti esponenti del barocco napoletano.
L'opera che qui presentiamo è poco conosciuta, ma è sicuramente molto interessante per la problematica interpretativa. Il quadro è l'illustrazione del passo 20, 17 del Vangelo secondo Giovanni. Gesù compare a Maria Maddalena.

Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro».

Sappiamo che la versione latina di questo passo è "Noli me tangere" tradotto in un primo tempo come: "non mi toccare", ma da alcuni anni è stata introdotta la traduzione sopra riportata. L'evento è di notevole interesse artistico e religioso ed è stato illustrato da molti pittori, si ricorda in particolare Giotto, Duccio di Buoninsegna e Giovanni Antonio de Sacchis. 

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Francesco Solimena - "Noli me tangere" - olio su tela cm 64 x 52 - Collezione privata

Nel racconto dell'evangelista la Maddalena è sgomenta nel vedere il sepolcro vuoto e quando gli appare Gesù non lo riconosce immediatamente. Gesù tiene in mano una vanga, nel quadro di Solimena sembra più una zappa. Comunque si tratta di un attrezzo per rimuovere la terra e questo è forse la causa del non immediato riconoscimento. Quando la Maddalena capisce chi è si getta in ginocchio e questo è il momento in cui Gesù parla. "Non mi trattenere" è la frase chiave di quest'opera. Gesù, secondo la tradizione, è risorto per andare dal Padre, quindi non può fermarsi. 
Il quadro è centrato sulla figura di Cristo, figura particolarmente slanciata. Figura che contrasta col fondo scuro delle prime ore del giorno. Ai piedi del Cristo la figura della Maddalena in ginocchio, avvolta in un abito seicentesco come era usuale dipingere nel tardo barocco. 
La composizione è nettamente divisa in due parti. A sinistra il Cristo che con il suo incarnato e il panneggio bianco appare subito come la figura dominante dell'opera. Il suo sguardo rivolto in basso a destra dove appunto c'è Maria Maddalena. La figura della donna è meno appariscente per effetto dei panneggi colorati, però la veste bianca che avvolge il braccio sinistro e l'incarnato del volto risaltano perfettamente. Il motivo conduttore del quadro sono gli sguardi dei due personaggi. E' interessante sottolineare come il Solimena abbia curato l'espressione di Cristo ed anche della Maddalena. Quest'ultima non è stata raffigurata di spalle ma quasi di profilo, in questo modo l'autore è riuscito ad esprimere particolarmente bene la sensazione di sgomento. Affinché il quadro fosse coerente la figura del Cristo presenta una torsione verso la donna. 
La presenza degli angeli nella parte superiore del quadro rafforzano l'importanza del momento. La qualità pittorica di questi ultimi è inferiore a quella delle due figure principali, forse sono opera di un allievo.

 

Francesco Solimena è nato a Canale di Serino il 4 ottobre 1657 ed è morto a Napoli il 5 aprile 1747.  Si formò alla bottega del padre Angelo. Fu spinto a progredire come pittore dal Cardinale Pietro Francesco Orsini (futuro papa Benedetto XIII°). Tra le prime opere (1670-1680) si ricorda "Il Paradiso" della cattedrale di Nocera e "La visione di San Cirillo d'Alessandria" nella chiesa di San Domenico a Solofra.

 

 

 

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