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Rassegna di pittori italiani

Solo quadri di artisti che utilizzano un linguaggio pittorico chiaro e aderente alla realtà.  Immagini, ma anche conversazioni e saggi su tecnica e interpretazione della pittura e della storia dell'arte.

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La differenza tra il mio modo di affrontare il problema dell’arte e quello di molti che si qualificano esperti d'arte è racchiusa nella risposta a questa domanda.
Che cos’è l’Arte?  
Arte è un concetto indefinibile e nessuno sa che cos’è.

E' fondamentale tener presente che non è possibile definire la parola Arte, quindi non possono esistere esperti su un argomento che nessuno sa che cos'è.

Premetto che non voglio riferirmi a tutte le arti, ma solo alle arti figurative: pittura e scultura.

Potete parlare con migliaia di persone che si definiscono artisti e chiedere « Che cos’è l’Arte?», otterrete migliaia di risposte diverse, alcune del tutto assurde. Tra le assurdità più ricorrenti: “tutto è arte”, “tutto quello che faccio (o che ha fatto una determinata persona) è arte”, “l’arte è creazione”, “l’arte è ciò che suscita emozioni”, ecc. Tutte definizioni che non definiscono nulla. Tra queste la definizione "arte è creazione" è la più sensata, ma espressa in questo modo sembra che tutto ciò che è creazione sia arte. Se fosse così si cade nell'errore di ritenere che tutto sia arte.

Provate a porre la stessa domanda a coloro che dicono di essere critici d’arte o esperti d’arte e qui riceverete risposte più articolate che diranno tutto e il contrario di tutto. In conclusione troverete sempre risposte molto diverse tra loro o, più spesso, delle non risposte.

Già queste considerazioni dovrebbero far comprendere il problema. Può una parola avere migliaia di significati? Può ogni uomo avere il suo concetto di arte?

Quando una parola ha migliaia di definizioni è una parola che genera confusione e che nessuno sa che cos’è.

Arte è un concetto indefinibile e nessuno sa che cos’è.

Percepisco che tra i lettori c'è qualcuno vorrebbe contestarmi: «io …io... io so che cos’è un’opera d’arte ». Non è vero e pertanto ribadisco la mia definizione. Chi sostiene di essere il giudice ed avere la capacità di sentenziare che cosa è arte e che cosa non lo è, è solo un millantatore. 

Arte è una parola astratta, al pari di bellezza, serenità, giustizia, economia. Come tutte le parole astratte sono importanti ed esprimono un’idea, per esempio se parliamo di bellezza intendiamo un concetto che si contrappone all'orrore e alla bruttezza, però, in termini concreti, facciamo fatica a definire. 

Come per ogni parola astratta è possibile ottenere una generica descrizione, anche la parola arte racchiude concetti importanti. Tante volte si fa ricorso all'etimologia per capire il significato di una parola.

Nella lingua più antica, il sanscrito, si chiamava - are - che voleva dire "ordinare". Io ritengo che identificare la parola arte col concetto di ordinare non sia proprio esatto, anche se, sotto il profilo tecnico, c'è nel concetto di arte una evoluzione progressiva e ordinata, ma con il verbo ordinare lo utilizzo di più per spiegare pittura e scutura e tutte le altre forme artistiche.

In greco  Τεχνη  indica più propriamente la parola tecnica, cioè la capacità di eseguire opere frutto di conoscenze e di esperienze. La parola che ritengo spieghi meglio, soprattutto nel mondo greco, la parola  Τεχνη  sia - creatività -. L'arte è quindi un evento tecnico non alla portata di tutti e fortemente creativo.

Il concetto che affascina è proprio la creatività. Il pittore e lo scultore trasformano una tela bianca o un pezzo di marmo in una persona, o in una scena del passato o in un vaso di fiori o in qualsiasi cosa che la fantasia possa suggerire. Quindi il concetto di arte presuppone il risultato di una attività creativa.

Il passo ulteriore è che non tutto ciò che è creativo è arte. Già i greci associavano i concetti di conoscenza ed esperienza. Questo è giusto. L'arte non si identifica con l'improvvisazione, ma con una conoscenza avanzata del mezzo tecnico e con l'acquisizione di esperienza nell'uso di quel mezzo da parte dell'artista.  L'artista è quindi un uomo che per queste capacità si eleva rispetto agli altri uomini; di conseguenza la vera opera d'arte deve elevarsi rispetto alle altre.

Non è possibile una definizione precisa e tanto meno non si può indicare un limite tra ciò che è opera d’Arte da ciò che non lo è.

La considerazione importante è cheessendo indefinibile il concetto di Arte non può esistere l’esperto d’Arte. In altri termini non c'è la persona che può dire questa è un'opera d'arte e quest'altra non lo è. Può solo esporre una sua opinione personale.

Purtroppo non pochi uomini vogliono trasformare le loro opinioni in concetti assoluti; questo è uno dei problemi della nostra società. Un mondo pieno di persone che si qualificano esperti di qualcosa e non sanno di che cosa stanno parlando.

Chi ha letto altri miei articoli avrà osservato che spesso scrivo arte con la A maiuscola per indicare la vera Arte, cioè quel sostantivo che eleva un’opera scultorea o pittorica rispetto a quelle del suo tempo e la pone tra quelle più mirabili del periodo. Occorre quindi distinguere Arte da “storia dell’arte”. La storia dell’arte riferita a pittura e scultura è un concetto definibile e comprende tutto ciò che è stato eseguito dall’uomo nei vari periodi storici. Anche il pensiero critico ed estetico vengono analizzati per i loro aspetti storici. Come molte discipline la storia si avvale di testimonianze, documenti, opere, scoperte, ecc.  

Forse sarebbe stato più corretto chiamarla storia della pittura e della scultura e la parola arte è sicuramente enfatica, ma ritengo questo un particolare linguistico a cui non dò molta importanza. Nel mio modo di concepire il problema “storia dell’arte”  e “storia della pittura e della scultura” li considero sinonimi.

Ritengo quindi che una persona possa essere esperta in storia dell’arte, cioè può avere approfondito le sue conoscenze nella storia del pensiero artistico e sulle opere che sono state realizzate, ma non può esprimere giudizi assoluti, in quanto non possiede e non può possedere quell’ipotetico setaccio che separa l’Arte dalla non arte. Nell’arco di un secolo potrà indicare come grandi alcuni artisti, potrà dire che la loro grandezza è stata esaltata da un elenco interminabile di critici, ma non potrà dire che queste sue considerazioni sono assolute. Non lo sono per l’ovvio motivo che un domani potrà esserci la scoperta di un nuovo artista di quel periodo che sovrasta quelli giudicati come “grandi”, oppure potranno sorgere teorie artistiche diverse e alla luce di queste alcuni pittori, valutati oggi come “minori” potrebbero venir elevati a livello di “grandi”. 

La definizione della parola Arte è importantissima.

Se una persona si definisce esperto nell’arte del seicento, nel senso che sa distinguere quali sono le opere d’Arte del seicento da quelle che non lo sono, questa persona non può esistere. Esiste, ma il concetto è diverso, colui che conosce bene i pittori del seicento, conosce i loro quadri, conosce le loro tecniche pittoriche, ma non è in grado di dire che Tizio e Caio hanno fatto opere d'arte mentre Sempronio era un minore.
Quando parlaimo di secoli passati è chiaro che i grandi sono ormai codificati e pure i minori. Però spesso capita che molti minori siano rivalutati. Tutto questo per dire che quando uno si accinge a parlare delle grandi opere d'arte del seicento non deve mai esprimersi in termini di assoluta certezza. 

Il problema nella realtà non lo si pone tanto per l’arte del passato. Il problema si pone per l’arte contemporanea. Molti, purtroppo, si definiscono esperti e competenti nell’arte moderna e contemporanea. Queste persone non esistono. Sono solo persone che vogliono orientare il pensiero delle masse in una direzione o in un'altra. Come ho detto prima non potendo esistere persone competenti in una materia che non sono in grado di definire, in pratica, sono degli incompetenti che parlano e scrivono. Il vero problema è che essendoci dietro alla pittura e alla scultura moderna un notevole giro d’affari tutte queste affermazioni di pseudocompetenza  vengono enfatizzate.

Ricordo che in inglese la parola arte si scrive Art e quando posero la domanda che cos'è l'Arte allo scrittore William S. Burroughs  egli rispose « a three letter word », cioè « una parola di tre lettere ». Ammiro l'onestà di quest'uomo che in pratica non ha dato alcuna definizione, ammettendo quindi che Arte è indefinibile.

Una affermazione che trovo molto importante la scrisse Leonardo da Vinci: "Farai figure in tale atto, il quale sia sufficiente a dimostrare quello che la figura ha nell'anima, altrimenti la tua arte non sarà laudabile." Il concetto espresso dal grande maestro toscano è che la figura non deve essere semplicemente corretta dal punto di vista grafico in tema di proporzioni, colore, chiaroscuro ma deve "dimostrare" quello che l'uomo ha dentro. Il pittore deve analizzare il soggetto e poi esprimere ciò che il soggetto vuol dire.

Sappiamo che l'enciclopedia più consultata oggi è Wikipedia. Se cerchiamo una definizione di arte troveremo: "l'arte è l'espressione estetica dell'interiorità umana". Il concetto lo condivido. Per espressione dell'interiorità umana intendo due affermazioni: l'interiorità del soggetto (quando si tratta di una figura) e l'interiorità del pittore.

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