Per presentare la pittura di Carlo Govoni ho preso in prestito il titolo di uno dei più bei libri dell’amico scrittore veneziano Carlo Della Corte: “DI ALCUNE COMPARSE A VENEZIA”. Questo perché come lui il nostro pittore ha coltivato e coltiva da sempre quasi in segreto una sua passione e non si è curato negli anni minimamente di afferrare il successo o di correre dietro alle mode o mercificare il suo importante e poetico lavoro.

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Carlo Govoni - Laguna di Venezia - olio su tela

 

Con l’età e, il lavorare in altri campi professionali Carlo, in silenzio ha potuto coltivare la sua passione e non si è posto il dilemma di competere con nessuno e così è riuscito a trasmettere nelle sue tele i suoi sentimenti genuini, le sue nostalgie, le sue passioni, i suoi segreti soprattutto nei suoi ritratti di donne affascinanti che ti guardano con uno sguardo seducente, ma che il pittore ha potuto esplorare con delicatezza nei loro cuori, nel loro subconscio senza far loro perdere la propria identità sia proiettandola sulle tele che seguendole nella vita quotidiana.

 

677 a danzatrice ventreCarlo Govoni - Danzatrice del ventre. Olio su tela, 50 x 70. Reggio Emilia, agosto 2007

 

Quando guardo le tele di questo pittore, mi ricordano o meglio mi trasportano in estasi lontane, o l’inizio di settembre quando il caldo non accenna ad attenuarsi; la pioggia invocata sul nostro lago non arriva.

Oltre gli scorci di lago, del nostro Lago Maggiore, molti suggestivi e romantici come I castelli di Cannero o il ponte sul torrente San Giovanni mi ha colpito la serie di paesaggi di una Venezia da sogno con colori sempre più pallidi ed opachi che fanno riaffiorare albe che accarezzano un mare di vapori.

707 a castelli canneroCarlo Govoni - Castelli di Cannero - olio su cartone, 10 x 12; Verbania, 2007

 

I paesaggi veneziani di Carlo Govoni si possono guardare e riguardare ma senza rimanere indifferenti perché si scolpiscono sul nostro cuore per molto tempo.

La sua pittura la consiglio a tutti gli amanti di una Venezia da sogno che molti di noi si portano nel cuore per la sua affascinante e misteriosa bellezza e per i nostri grandi o piccoli amori che abbiamo consumato in laguna.

Ma la consiglio soprattutto a chi vive nelle brutture delle periferie delle nostre città, per poter assaporare, anche se per un tempo breve, gli odori, i rumori, i colori, le sensazioni come dopo un lungo dormiveglia.

Insomma alcune volte si stenta a trovare una logica plausibile in questo nostro tempo di plastica e conciliarci con il mondo reale.

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Nelle tele di Carlo Govoni dalle mille sfumature si annodano i fili invisibili di una vita, in un insolito ballo di armonie di paesaggi inespressi o appena enunciati ma che narrano la storia personale o meglio il ciclo di una vita che viene spesa in silenzio per l’arte.

Nei suoi lavori ma soprattutto nei suoi lavori si intrecciano l’infanzia di Carlo che si immerge in questo lembo di lago, in questo azzurro Verbano quasi a sentire e farci sentire i rumori, i colori e quasi a dipingere i suoni lontani.

Franco Esposito

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Carlo Govoni - Donna con vestito nero.  Olio su tela, 24 x 18. Reggio Emilia, 1977

 

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Quadri di Carlo Govoni sono presenti a Stresa presso Galleria San Marco

 

Nebbia di lago di Franco Esposito